Il volume, dal ricco apparato critico e iconografico, è la prima monografia organica sul movimento artistico Anacronismo, teorizzato e sostenuto dal critico d'arte Maurizio Calvesi. Il movimento, sviluppatosi in Italia fra il 1970 e il 1980, si contrappone all'arte concettuale internazionale, alla pratica espositiva delle installazioni e alle tecniche multimediali. Alle omologazioni dei linguaggi il nuovo movimento risponde con una riflessione sul tempo e con un esercizio imperniato sulla citazione, tra storia e meta-storia dell'arte. Gli anacronisti si richiamano a un retroterra culturale neoumanistico tipicamente italiano, riformulando pittoricamente un soggetto e contaminando liberamente iconografie classiche. I protagonisti del movimento sono Carlo Maria Mariani, Franco Piruca, Alberto Abate, Stefano Di Stasio, Ubaldo Bartolini, Paolo Gandolfi e omar Galliani.