Storia delle Biennali di Gubbio

e Museo di Scultura Contemporanea

  • Rilegatura Brossura con alette
  • Dimensioni 15 x 21 cm
  • Pagine 176
  • Illustrazioni 50 a colori, 50 in b/n
  • Lingua Italiano
  • Anno 2006
  • ISBN 9788836607105
  • Prezzo € 23,00
  •   Non disponibile
Contenuti

Se la Biennale di Gubbio è seconda, in Italia, solo alla Biennale di Venezia, per durata – nonostante le interruzioni – e per qualità degli artisti e dei curatori via via presenti, si può leggere la sua storia come storia, anche se parziale, della scultura italiana del secondo dopoguerra.

Questo è quanto si propone di offrire il volume, ripercorrendo, nei saggi accolti nella prima parte, le tappe di questa storica rassegna, nata nel 1956 come manifestazione per la ceramica e il ferro battuto, e trasformatasi, nel corso degli anni, in manifestazione esclusivamente artistica e in particolare di scultura.

Fra i nome degli storici, dei critici d’arte contemporanea e degli scultori che hanno legato il loro nome alla Biennale, si ricordano Argan e Crispolti, Fagone e Bonito Oliva, Corà, Calvesi, Leoncillo, Spagnulo, Valentini, Staccioli, e ancora Uncini, Zorio, Pomodoro, Mainolfi, e tanti altri.

Nella seconda parte del libro sono presentate le opere, seguite dalle biografie degli artisti, che costituiscono il Museo della Scultura Italiana Contemporanea, nato con la XXIV edizione della Biennaleriunendo i premi-acquisto effettuati quando la Biennale era a concorso e una serie di opere donate o date in comodato a tempo indeterminato dagli artisti.

In appendice è riportato un testo inedito di Enrico Crispolti scritto nel 1979 su Giuseppe Uncini, uno dei più importanti scultori dei nostri tempi: un omaggio a un critico e a un artista che hanno resto ancor più prestigiosa la manifestazione eugubina.

Il volume è corredato da indici.

Testi di: Giorgio Bonomi, Maurizio Terzetti, Viviana Tessitore, Antonella Capponi, Enrico Crispolti