Un residence, una mattina alla settimana, per otto mesi. Il fotografo Gilles Verneret si è così recato una volta alla settimana nella stessa unità per incontrare i pazienti ricoverati da lungo periodo, perché impossibilitati a vivere senza la squadra di cura e le pareti dell'ospedale, ma anche chi si è recato all'unità a causa di un incidente di vita, una disperazione, una crisi. Il fotografo si è così scontrato contro la ripetizione dei discorsi ed i necessari rituali realizzati per evitare uno sprofondamento quotidiano nella profondità della psicosi. Il lavoro di Gilles Verneret, nel riunire l'immagine sociale e l'intima realtà, ha permesso ai pazienti di riscoprire, oltre la disgiunzione della follia, la parte di umanità temporaneamente smarrita.
Lione, gennaio - febbraio 2009