Futurismo e dada

Mantova e l'Europa nel segno dell'Avanguardia

  • A cura di Melania Gazzotti, Anna Villari, Gianfranco Ferlisi
  • Rilegatura Brossura con alette
  • Dimensioni 23x28 cm
  • Pagine 216
  • Illustrazioni 100 a colori
  • Lingua Italiano
  • Anno 2009
  • ISBN 9788836615667
  • Prezzo € 30,00
  •   Esaurito
Contenuti

Sin dal primo manifesto pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti su “Le Figaro” il 20 febbraio 1909 – e anticipato, come scopriamo sorprendentemente oggi, su “La Gazzetta di Mantova” il giorno 8 dello stesso mese – il movimento futurista si propone un completo rinnovamento nei campi dell’arte, dell’architettura, della letteratura, della musica, del teatro: un programma totalizzante affidato, nella sua diffusione, ai manifesti, alle serate futuriste e a un’intensissima attività editoriale. Il ciclone futurista investe anche la città di Mantova, dove si costituisce già nel 1916 un gruppo del quale fanno parte Gino Cantarelli, Giovanni Cenna, Emiliano Diobelli, Aldo Fiozzi, Mino Somenzi. A cent’anni dalla nascita del movimento un volume, edito in concomitanza di una mostra, restituisce finalmente l’inedita attività di questi artisti, le loro esperienze e i rapporti con altri gruppi e con i protagonisti dell’avanguardia italiana ed europea, prima fra tutte il gruppo Dada di Zurigo.

In particolare, vengono qui messe a fuoco le figure di Gino Cantarelli e Aldo Fiozzi, brillanti animatori del versante italiano di Dada, e di Mino Somenzi, promotore della grande mostra futurista che si tenne a Mantova nel 1933, nonché editore di riviste che divennero il vero e proprio organo di stampa del movimento marinettiano.

Il catalogo, con testi di Melania Gazzotti, Anna Villari e Gianfranco Ferlisi, è un’importante occasione per riscoprire un frammento significativo e poco noto di storia della cultura e dell’arte italiana.

Mantova, dicembre 2009 - febbraio 2010