Questo catalogo ragionato riunisce per la prima volta le opere di arte sacra realizzate da Giorgio de Chirico, illustrando così uno degli aspetti meno conosciuti della sua produzione.
Il Maestro, universalmente noto come padre della Metafisica, ha prodotto dalla fine degli anni trenta e con frequenza più intensa negli anni quaranta e cinquanta – al termine dunque di quel celebre periodo – opere di soggetto religioso, che lontano dal contrassegnare una produzione tarda e ripetitiva, testimoniano come invece l’universo poetico e filosofico dell’artista sia andato profondamente rinnovandosi. Le riflessioni offerte in queste pagine intendono mettere in luce come sia subentrata, in concomitanza con la Seconda guerra mondiale, un’apertura verso il mistero divino che ha modificato la concezione esistenziale professata dal Maestro negli anni della metafisica – quando riteneva che il mondo intero fosse il regno del “non senso” – e che si è tradotta sia in scritti teorici, sia in opere d’arte di sorprendente bellezza. Un catalogo importante che, grazie agli interventi accolti e grazie all’antologia di scritti del Maestro sull’arte sacra riportata in appendice – essenziale per la comprensione di un tema tanto trascurato dalla critica quanto rilevante invece per l’artista – porta un contributo nuovo e fondamentale agli studi sull’opera di De Chirico.
Il volume inaugura una collana di studi sull’arte e il sacro ed è ideato e progettato dalla Fondazione Crocevia, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Il mistero divino include nella sua grandiosità anche il mistero dell’arte. L’arte è il fenomeno il quale con la sua perfezione ci porta più vicino a Dio. (Giorgio de Chirico, in Arte Sacra, 1945)
Saggi: Gianfranco Ravasi, Paolo Picozza, Elena Pontiggia, Pierangelo Sequeri
Schede e apparati critici: Salvatore Vacanti
