Nakis Panayotidis

  • A cura di Matthias Frehner, Marco Pierini
  • Rilegatura Brossura con alette
  • Dimensioni 20 x 24 cm
  • Pagine 120
  • Illustrazioni 56 a colori
  • Lingua Italiano, Inglese
  • Anno 2012
  • ISBN 9788836624126
  • Prezzo € 24,00  € 22,80
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Contenuti

Il volume, dedicato all’artista greco Nakis Panayotidis (Atene, 1947), presenta ai lettori una rassegna di opere recenti, realizzate appositamente per una mostra ospitata alla Galleria Civica di Modena. La serie documentata offre un repertorio pressoché completo delle tecniche predilette da Panayotidis, dalle scritte al neon ai disegni retroilluminati, dalle installazioni alle fotografie, accompagnate da una nutrita collezione di disegni a carboncino che ritraggono paesaggi naturali o di archeologia industriale. Dalle opere emerge chiaramente la poetica dell’artista, fondata sul dialogo costante, tanto formale quanto simbolico, tra oscurità e luce, visibile e invisibile, oblio e memoria. E se la memoria, per Panayotidis, è sempre il terreno sul quale l’artista costruisce le fondamenta della propria opera, la luce – congenita a gran parte del suo lavoro – rappresenta l’aspirazione alla compiutezza, e il segno pulsante del nostro stare al mondo.

Il volume accoglie i testi dei due curatori, un album fotografico della mostra allestita e riproduzioni di opere di repertorio, ed è completato da apparati biobibliografici.

Nakis Panayotidis (Atene, 1947) Nel 1966 intraprende gli studi di architettura a Torino, abbandonati per trasferirsi a Roma, attratto dall’arte, dal cinema e dal teatro. Comincia ad esporre regolarmente in mostre collettive a partire dal 1970. L’anno del suo trasferimento a Berna, il 1974, coincide con la prima personale alla Galerie Wahlen in quella stessa città. Nel 1977 ottiene una residenza artistica presso il Centro di sperimentazioni artistiche a Boissano assieme a Maurizio Mochetti, Mario e Marisa Merz. Da allora si sono susseguite numerosissime mostre collettive e personali.

Modena, giugno - settembre 2012