Negli anni della maturità, Carlo Scarpa (Venezia, 1906 - Sendai, 1978) trova nell'istituto bancario veronese un committente ideale che gli consente di realizzare un’opera estremamente complessa, una delle poche di nuova costruzione da lui realizzate.
Nell’organismo architettonico ogni parte è definita con acribia attraverso numerosi disegni; in particolare, le facciate sono un costante riferimento all’architettura antica e al tempo stesso presentano un lessico estremamente moderno coniugato alla cura assoluta del dettaglio.
Il volume narra la genesi della fabbrica e il contributo dei collaboratori – in primis Arrigo Rudi – che, dopo l’improvvisa scomparsa del Maestro in Giappone, hanno condotto a termine l’edificio, e documenta il recente restauro delle facciate (2013-2014), diretto da Valter Rossetto.
Sommario
Verona, una “patria” per Carlo Scarpa
Paola Marini
Un volto internazionale per la banca di Verona
Paralleli, coincidenze e dialoghi tra Scarpa e la cultura architettonica contemporanea
Maddalena Scimemi
La genesi della fabbrica
Alba Di Lieto, Valter Rossetto
PS Post Scarpa. Gli interventi a latere e in limine nella sede storica della BPV
Alberto Vignolo
Note a margine
Simone Barnaba Rudi
“Una passeggiata nello spazio” | “A Walk in Space”
Il restauro delle facciate
Valter Rossetto
Dai disegni del MAXXI Architettura
Spunti di riflessione sul progetto della Banca Popolare di Verona
Elena Tinacci
La catalogazione dei fondi grafici della Banca Popolare di Verona
Lucia Tarantino, Silvia Dandria
“È nel particolare che vedo la classe”
APPARATI
Banca Popolare di Verona, le automobili sono dei cofani
Carlo Scarpa
Carlo Scarpa, Luigi Caccia Dominioni, Arrigo Rudi. Cenni biografici
Ketty Bertolaso
Bibliografia specifica
a cura di Stefano De Franceschi