Fili invisibili legano due paesi tanto diversi e lontani come Italia e Giappone. Sono quelli della creatività, dell’innovazione, del rispetto e talvolta della critica per la tradizione e la storia. Uno di questi fili invisibili è rappresentato dall’architettura. Entrambi i paesi hanno saputo essere al centro di grandi rivoluzioni e allo stesso tempo hanno deciso di ignorare questa loro capacità di creare e innovare.
Centocinquant’anni sono passati da quando i due paesi hanno inaugurato i loro rapporti e poco più di cinquanta ne sono trascorsi da quando entrambi furono tra i protagonisti assoluti di quella che è stata l’ultima avanguardia mondiale in architettura con le produzioni teoriche dei gruppi dei metabolisti giapponesi e dei radicali italiani. Cinquant’anni fa i due paesi erano in piena espansione demografica, economica e culturale e quelle avanguardie ben rappresentavano i fermenti più vivaci delle rispettive proposte architettoniche.
In un curioso parallelo, cinquant’anni dopo Italia e Giappone vivono un’epoca di riflusso culturale ed economico e una nuova generazione di architetti e teorici dell’architettura affronta le tematiche senza tempo del vivere, dell’abitare e del progettare.
Questo volume e la mostra omonima presentano un inedito e innovativo parallelo tra i due paesi, tra due generazioni, tra due modi di fare architettura e di vedere il futuro.
Roma, Museo Carlo Bilotti, gennaio - marzo 2017
Sommario
Saluto del Presidente della Fondazione Italia Giappone
Ambasciatore Umberto Vattani
Architettura invisibile: la mostra
Rita Elvira Adamo
Un parallelo nel tempo e nello spazio: Giappone e Italia
Cristiano Lippa, Federico Scaroni
Contesto culturale: un’introduzione
Avanguardia in Architettura tra Giappone e Italia negli anni sessanta e settanta
Ambiente
La nuova consapevolezza ambientale
Tecnologia
Avanguardie giapponesi e italiane: il futuro possibile che non trovò mai risposta negli anni sessanta
Abitare
La drastica rivoluzione del concetto abitativo negli anni sessanta
L’eredità dell’era delle avanguardie nella pratica contemporanea
Ambiente
La consapevolezza contemporanea dell’ambiente in Giappone e in Italia
Tecnologia
L’approccio contemporaneo alla tecnologia in Giappone e in Italia
Abitare
La questione dell’abitare in Giappone e in Italia: contesti e soluzioni
Sou Fujimoto racconta la sua architettura e l’idea di “futuro primitivo”
Otto domande a quattro studi d’architettura giapponesi
IaN+ presenta “il dietro le quinte” del proprio lavoro
Otto domande a sette studi d’architettura italiani
Contributi teorici
Padiglioni obsoleti. La lezione di Montreal per l’Expo di Osaka
Yasutaka Tsuji
Il tempo dei metabolisti
Julian Worrall
Maki e il concetto di 'oku'. L’idea di profondità nello spazio della città giapponese
Cristiano Lippa
Da rovine a rovine. Distruzione, macerie ed effimero nel dopoguerra giapponese e italiano
Federico Scaroni
L’alba del disegno industriale in Giappone: dall’artigianato al design nel XX secolo
Kaon Ko
Lo spazio nel mezzo: Italia e Giappone.Tafuri, Tange, Isozaki e oltre
Ken Tadashi Oshima
L’involucro di Superstudio: dal tecnomorfismo alle superfici neutre
Beatrice Lampariello
Documenti
“Designers who philosophize”. Superstudio in Giappone
Gabriele Mastrigli
Superstudio, o i segni dell’alluvione
Arata Isozaki
Storie giapponesi. Pagine dal mio Diario di bordo in Oriente
Paolo Riani
Stralci da un’intervista. Firenze, Studio di architettura di Lapo Binazzi, 2013
Rita Elvira Adamo
Sou Fujimoto. Intervista del novembre 2016. Tokyo, Sede Centrale Sou Fujimoto Architects
Federico Scaroni, Transcript by Francesco Martella
Intruso. Un progetto di Analogique
Claudia Cosentino, Dario Felice, Antonio Rizzo