Gabriele D'Annunzio e Giuseppina Giorgi Mancini

Carteggio 1906-1938
“Io per te. Tu per me”

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Il carteggio tra Gabriele d’Annunzio e Giuseppina Giorgi Mancini documenta l’importanza di una storia d’amore che, finora, era rimasta “in ombra” nella biografia del Poeta e che, in alcuni casi, era stata sminuita e persino denigrata.
La ricostruzione dello scambio epistolare tra i due amanti offre innanzitutto la testimonianza di come quell’amore fu uno dei più intensi vissuti da d’Annunzio, e non fu mai dimenticato. Ne è conferma la durata temporale del carteggio che, fatta eccezione per quello con Maria Hardouin di Gallese, è il più longevo tra tutti i suoi carteggi d’amore, ma anche uno dei più importanti sul piano artistico e biografico. Le lettere indirizzate a Giuseppina testimoniano lo stretto rapporto che si crea sempre tra i vari generi di scrittura dannunziani, documentano la vita del Poeta durante il periodo fiorentino, attestano la sua innata capacità di usare molteplici registri linguistici e l’intenzione di sperimentare, fin da quegli anni, una prosa diversa, memoriale, diaristica.
Il carteggio consente poi di colmare anche un’altra grave lacuna, quella dell’univocità dei documenti sinora disponibili a ricostruire la vicenda, restituendoci anche l’altra “voce” protagonista, quella di Giuseppina.