Milano 1946

Alle origini della ricostruzione

  • A cura di Gianfranco Pertot, Roberta Ramella
  • Rilegatura Brossura con alette
  • Dimensioni 24 x 28 cm
  • Pagine 448
  • Illustrazioni 200
  • Lingua Italiano
  • Anno 2016
  • ISBN 9788836633043
  • Prezzo € 35,00
  •   Non disponibile
Contenuti

Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, in una Milano semidistrutta dai bombardamenti vengono indetti un concorso e un convegno per un nuovo piano regolatore, ai quali partecipano i migliori architetti e ingegneri della città. Quasi tutti sono quindi chiamati a far parte delle commissioni progettuali e consultive per il nuovo PRG e per prima cosa, nell’autunno del 1946, esaminano capillarmente ogni edificio sul territorio comunale e registrano i dati su tremila schede, una per ogni isolato urbano, ognuna con una mappa: una descrizione imponente e dettagliata di un grande corpo ferito sul quale proiettano la loro idea di sviluppo e di modernità, il ‘piano Venanzi’, adottato nel 1948, ma entrato in vigore solo nel 1953.

Al Censimento urbanistico 1946, le cui schede sono state da poco ritrovate, e al piano scaturito da quell’esperienza conoscitiva è dedicato questo volume. Della Milano del 1946, destinata a essere sfigurata di lì a poco da una ricostruzione arrembante e spregiudicata, il libro restituisce forma e fisionomia, fissandole in un atlante di 121 tavole, risultato della collazione delle mappe allegate alle schede del Censimento, corredato degli elenchi di tutti gli edifici andati distrutti o sinistrati durante il conflitto. E, soprattutto, l’operato dei protagonisti di quella stagione cruciale viene analizzato indagando la loro identità culturale, le loro motivazioni e aspirazioni e le diverse angolazioni degli sguardi posati sulla città lacerata nel corso di quel grande lavoro collettivo, proponendo nuove riflessioni sulle responsabilità della mancata tutela di Milano nel dopoguerra.

Testi di: Ludovica Barassi, Paolo Bossi, Gianfranco Pertot, Roberta Ramella, Renzo Riboldazzi e una testimonianza di Alessandro Tutino