KAWS

He Eats Alone

  • Collana Qatar Museums
  • A cura di Germano Celant
  • Rilegatura Cartonato con sovraccoperta
  • Dimensioni 20,5 x 25 cm
  • Pagine 322
  • Illustrazioni 300
  • Lingua Inglese
  • Anno 2020
  • ISBN 9788836645602
  • Prezzo € 60,00  € 57,00
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Contenuti

Winner of the 50 Books - 50 Covers competition of 2020

This catalogue, edited by Germano Celant, documents the first exhibition in the Middle East by KAWS (Brian Donnelly, born 1974, USA). The solo show explores his career and vast oeuvre and features painting and sculpture made over the past 20 years.
KAWS’ imagery has long possessed a sophisticated, dark humour, revealing the interplay between art and consumerism, referencing both art history and pop culture. Donnelly began his career in street art in the 1990s, becoming synonymous with the name KAWS, a tag that became a staple in his ‘sub-vertisments’ (modifications of commercial works). Later on, through his toy figurines and larger-than-life sculptures, KAWS has become a global phenomenon — not just of the art world, but in popular culture as well.

KAWS: HE EATS ALONE is presented at the Fire Station in Doha. The exhibition begins in the Garage Gallery where over 40 sculptures and paintings are displayed in a labyrinthine space designed by the New York studio 2×4. Across the courtyard above the café, the Archive showcases a collection of the artist’s limited edition works. At the centre of the courtyard, the 5-metre-tall sculpture COMPANION (PASSING THROUGH) is seated with hands covering its eyes. The journey concludes at the Dhow Harbour on the Corniche, where the larger-than-life inflatable sculpture HOLIDAY reclines against the backdrop of the Doha city skyline.

Doha, Fire Station, October 2019 – January 2020

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Questa monografia accompagna la prima mostra in Medio Oriente di Brian Donnelly (USA,1974), meglio noto come KAWS, un nome che, in vent’anni di attività, si è affermato non solo nel mondo dell’arte ma più ampiamente nella cultura popolare, diventando un vero e proprio fenomeno globale, come dimostrano i 3 milioni di followers del suo account Instagram.
Donnelly ha iniziato la sua carriera come autore di graffiti nella street art negli anni ‘90, con lo pseudonimo KAWS, un tag che è diventato un punto di riferimento grazie soprattutto ai suoi “sub-vertisments”, ovvero le vandalizzazioni creative dei brand commerciali.
La sua opera, che possiede un umorismo sofisticato e oscuro, e trae i suoi riferimenti sia dalla storia dell’arte che dall’immaginario pop, indaga l’interazione tra arte e consumismo, trovando il naturale completamento proprio nella commercializzazione dei suoi prodotti artistici: questa pratica ha ampliato enormemente la platea degli ammiratori di KAWS, e allo stesso tempo ha avvicinato al mondo dell’arte un pubblico nuovo, che difficilmente avrebbe varcato la soglia di un museo.
Il volume documenta il grande evento espositivo di Doha che ha riunito opere di pittura, scultura e grandi installazioni pubbliche, nonché esempi di collaborazioni commerciali da lui progettate, in particolare giocattoli, scarpe da ginnastica e skateboard, offrendo una panoramica completa della produzione di KAWS; una lettura approfondita della sua opera è offerta dal lungo saggio di Germano Celant; apparati biobibliografici completano il volume.